Effetti antivirali di funghi medicinali: I trials clinici
Di seguito a inaspettati risultati nei pazienti con AIDS affetti da cancro che hanno beneficiato dall’uso di lentinan, il governo giapponese ha approvato l’uso di lentinan nel programma di ricerche nazionali anti-AIDS.

Il primo studio ha campionato i soggetti emofilici positivi all’HIV. In meno di tre mesi alcuni pazienti hanno recuperato il numero di linfociti ai livelli normali. Gli effetti di lentinan sul’HIV sono stati pubblicamente riconosciuti, e 16 scuole mediche ed ospedali hanno continuato le ricerche sul loro potenziale.
Oggigiorno molti esperti medici nel mondo sanno che il lentinan rafforza e adatta in modo efficiente l’immunità alle infezioni virali. Il lentinan migliora la produzione e la rigenerazione dei linfociti helper T. Ciò aumenta l’abilità di uccidere dei linfociti natural killer T (NKT). In aggiunta, il lentinan aumenta direttamente l’abilità di uccidere delle cellule NKT.
Abrams e altri hanno avviato il primo trial clinico riguardo all’uso di lentinan nel combattere l’AIDS in USA nel 1989. Lo studio pilota ha dimostrato l’aumento del 30% del numero dei linfociti helper T4 nei pazienti.
Nel 1998, Gordon M, Bihari B, Goosby E, Gorter R, Greco M, Guralnik M, Mimura T, Rudinicki V, Wong R, Kaneko Y hanno pubblicato i risultati dei 2 placebo-controllati trials clinici (fase I/II) di lentinan su un totale di 98 pazienti positivi all’HIV in USA. Lo studio ha dimostrato una cellula CD4 migliorata e l’attività neutrofilia, che non era significante statisticamente a causa della dimensione troppo piccola del campione. Dato che non c’era alcun effetto collaterale significante e i trend erano positivi, gli autori hanno consigliato un trial clinico a lungo termine sul lentinan in combinazione con la didanosina (ddI) o la zidovudina nei pazienti positivi all’HIV.
Di seguito al trial iniziale, il team ha avviato un trial clinico di 12 mesi sul lentinan in combinazione con la didanosina (ddI, nome commerciale: Videx). È stato in tal modo costatato che i livelli del CD4 erano aumentati nei pazienti riceventi il lentinan (in media di 142 CD4 cellule/mm3), mentre nel gruppo di controllo erano diminuiti.
Nel 2000, H. Nanba, N. Kodama, D. Schar e D. Turner hanno pubblicato i risultati del trial clinico a lungo termine su 35 pazienti positivi all’HIV che erano stati trattati con la frazione D di maitake D, un beta glucano estratto dal fungo maitake (Grifola frondosa). I ricercatori hanno misurato la conta delle cellule CD4+, il carico virale, i sintomi dell’infezione HIV, lo stato di malattia secondaria, e il senso di benessere. In 20 pazienti, la conta delle cellule CD4+ era aumentata di 1.4-1.8 volte, mentre era diminuita di 0.8-0.5 volte in otto pazienti. Il carico virale era aumentato in nove pazienti e diminuito in 10 pazienti. Tuttavia, l’85% ha riferito un aumentato senso di benessere riguardo i sintomi e le malattie secondarie causate dall’HIV.

Nel 2011, G. Adotey, A. Quarcoo, J. C. Holliday, S. Fofie e B. Saaka hanno pubblicato i risultati di uno studio su piccola scala su 8 pazienti affetti dall’HIV in Ghana, che hanno ricevuto soltanto l’estratto combinato di funghi medicinali. In solo 2 mesi, la conta dei linfociti CD4+ T è aumentata in modo significante, il che indica che gli estratti dai funghi di alta qualità possono essere d’aiuto nel controllo dell’infezione dall’HIV, se usati soli o come coadiuvanti alla terapia antiretrovirale standard.

Fonti di immagini: Flickr :: caspar s (Grifola frondosa, maitake)