I funghi medicinali combattono il cancro: Meccanismi

Come i funghi medicinali combattono il cancro: Un’introduzione ai meccanismi

Un sommario dei meccanismi

L’attività dei composti medicinali attivi dai funghi è molto complessa e disparata. I meccanismi più importanti di funghi medicinali sono la stimolazione della risposta immunitaria mediata dell’ospite (immunomodulazione) e gli effetti citotossici/citostatici.

Tutti e due inibiscono gli 8 stadi principali della carcinogenesi:

  • infiammazione cronica (può indurre mutazioni e adattamenti che portano al cancro)
  • proliferazione delle cellule del cancro (divisione e crescita sfrenata delle cellule)
  • adesione (abilità ad attaccarsi una all’altra e alle cellule sane)
  • apoptosi (le cellule del cancro hanno perso l’abilità per morte cellulare programmata)
  • angiogenesi (costruzione di nuovi vasi sanguigni che nutrono il tumore)
  • espressione genica (l’uso dell’informazione contenuta in un gene per sintetizzare un prodotto genico, come una proteina o un RNA funzionale)
  • invasività (le cellule del cancro invadono e si diffondono attraverso il tessuto sano)
  • metastasi (estensione agli organi distanti)

Mediazione del sistema immunitario dell’ospite, comunemente chiamata”stimolazione del sistema immunitario”, si riferisce ai vari modi di stimolazione e modulazione della risposta immunitaria mediata generale e specifica contro il cancro, sia l’innata che acquisita. I beta glucani del fungo, com’è noto, influiscono su tali meccanismi.

La citotossicità, o tossicità verso le cellule del cancro, è un effetto diretto che porta alla morte della cellula del cancro per necrosi o apoptosi (morte programmata della cellula). Ciò comprende modificazioni carcinostatiche (rallentamento della proliferazione, o della divisione sfrenata delle cellule del cancro), maturazione più veloce in cellule benigne differenziate e modificazione delle cellule del cancro cosicché il sistema immunitario li possa facilmente riconoscere.

La componente Agarikon.1 inibisce fortemente il carcinoma a cellule squamose.
Gli effetti dell’Agarikon.1 sul carcinoma a cellule squamose in vitro.
A sinistra è il controllo; a destra la concentrazione al 50% della singola componente dell’Agarikon.1 che dimostra il diretto effetto citotossico (la distruzione delle cellule del cancro).
Fonte: L’istituto Ruggero Boskovich

Modificazioni dell’immunità mediata dell’ospite

Alcuni composti di funghi medicinali (particolarmente alcuni beta glucani) migliorano la risposta immune mediata dell’ospite contro il cancro. Quando gli utilizzatori (pazienti) consumano i beta glucani, essi stimolano le placche di Peyer nelle pareti intestinali. Le placche di Peyer aiutano a generare la risposta immunitaria con macrofagi, cellule dendritiche, linfociti B e T. Il corpo si adatta stimolando il sistema immunitario.

Diagramma delle placche di Peyer
Le placche di Peyer, tessuti mucosi localizzati nell’intestino tenue, aiutano a generare la risposta immune con macrofagi, cellule dendritiche, linfociti B e T. Beta glucani, come lentinan dal fungo Lentinus edodes (shiitake), agiscono come antigeni e stimolano la risposta immunitaria.

Lentinan, un composto isolato dal fungo shiitake, e un farmaco ufficiale anticancro in Giappone, è un buon esempio come agisce la maggior parte dei beta glucani. Sebbene non sia tossico per le cellule del cancro, il lentinan cambia il sistema immunitario rendendolo più aggressivo ed efficiente contro di esse. Lentinan migliora la produzione di:

  • sostanze che rafforzano il sistema immunitario
    • anticorpi
    • citochine (interferoni e interleuchine, spec. IL-1)

e rafforzano l’attività di:

  • cellule Natural Killer (cellule NK)
  • macrofagi citotossici
  • linfociti T helper e citotossici
  • percorsi complementari classici e alternativi

e inibisce la formazione di sostanze che indeboliscono l’immunità (sostanze immunosoppressive).

Diagramma di flusso delle attività antitumorale di Lentinan
Il meccanismo antitumorale di Lentinan (Chihara, 1981). Lentinan, un beta glucano specifico del fungo, è solo uno tra migliaia di composti attivi del fungo Lentinus edodes (shiitake), però esso attiva svariati percorsi che portano poi alla distruzione delle cellule tumorali.

Come potete vedere l’attività del lentinan è ben nota, ma è anche molto complessa. Il Lentinan blocca I vari percorsi che sono importanti per la progressione del cancro.

La struttura molecolare di base del lentinan è di un polisaccaride ad alto peso molecolare dal fungo Lentinus edodes (shiitake). Questa struttura si ripete molte volte, il peso molecolare del lentinan è di circa 500.000 Da. È stato accertato che il Lentinan stimola e migliora il sistema immunitario, combatte il cancro e le infezioni virali.
La struttura molecolare di base del lentinan,beta glucano dal Lentinus edodes (shiitake). Questa struttura si ripete molte volte, il peso molecolare del lentinan è di circa 500.000 Da.
È stato accertato che il Lentinan stimola e migliora il sistema immunitario, combatte il cancro e le infezioni virali.

Altri beta glucani (per es. SPG, PSK …) dai funghi medicinali agiscono in modo simile ma no allo stesso modo. Alcuni in primo luogo

  • stimolano le risposte dell’immunità innata e acquisita
  • aumentano la produzione di cellule immunocompetenti
  • rafforzano le loro abilità funzionali
  • aiutano a riconoscere e a distruggere le cellule cancerose
  • proteggono il sistema immunitario dall’indebolimento, ecc.

Attività citotossica e carcinostatica

Ci sono molti composti di funghi medicinali (certi polisaccaridi, polisaccaridi associati a proteine, lignini, triterpeni, purini, polifenoli…) che non solo modificano il sistema immunitario. Alcuni di essi sono tossici per le cellule del cancro (citotossicità), e altri in modo fine cambiano il loro funzionamento.

Molti composti di funghi medicinali dimostrano un’attività citotossica diretta. Essi possono causare la morte delle cellule del cancro inducendo necrosi e sollecitando apoptosi. La necrosi è una lesione della cellula che porta alla morte cellulare: i composti danneggiano le membrane e i mitocondri (le “centrali energetiche”) delle cellule del cancro. L’apoptosi è la morte cellulare programmata: i composti danno l’avvio a eventi biochimici che portano alla morte cellulare (una delle caratteristiche delle cellule del cancro è che esse perdono quell’abilità che permette la proliferazione o la divisione scatenata delle cellule).

Ma ci sono i processi più insidiosi, che modificano le funzioni delle cellule del cancro in modo detrimentale: essi inibiscono lo sviluppo delle cellule del cancro o accelerano la maturazione di esse (trasformandole in cellule benigne, differenziate), rendendole più facilmente riconoscibili e più vulnerabili al sistema immunitario, ecc.

Diagramma del meccanismo di apoptosi (percorso di trasduzione del segnale)
Come la maggior parte dei processi cellulari, l’apoptosi cellulare è piuttosto complessa. La famiglia dei recettori del TNF, fattore di necrosi tumorale, e segnali estrinsechi, danno l’avvio all’inizio dell’apoptosi cellulare.

E mentre sappiamo molto sui meccanismi, ci sono ancora molte questioni irrisolte.
La ricerca sui meccanismi continua, ma noi sappiamo già indubbiamente che i composti di funghi medicinali possono aiutare i pazienti con cancro a:

  • migliorare il risultato globale (inclusa la possibilità di sopravivenza e durata di vita più lunga)
  • aiutare a cambiare la malattia progressiva del cancro in malattia stabile
  • ridurre le dimensioni del cancro nei tumori e metastasi primari
  • sopportare la chemioterapia e la radioterapia con meno effetti collaterali
  • tollerare meglio interventi chirurgici e accelerare la ripresa post-operatoria migliorando la guarigione (cicatrizzazione) delle ferite, ecc.
  • prevenire l’indebolimento del sistema immunitario causato da terapia ufficiale anticancro
  • migliorare di molto la qualità della vita (più forza e resistenza, sonno e appetito migliore, meno dolori, nausea e fatica).

La ricerca dei meccanismi spiega questi effetti, che paradossalmente, sono stati per la prima volta notati in trials clinici sull’uomo e nell’esperienza pratica.